Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: L'obbligo di adottare misure di messa in sicurezza di emergenza della falda inquinata grava sul soggetto responsabile dell'inquinamento, la cui responsabilità deve essere previamente accertata dall'Amministrazione competente attraverso un'adeguata istruttoria. In assenza di tale accertamento, l'Amministrazione non può imporre l'adozione di tali misure al proprietario dell'area inquinata che non sia responsabile dell'inquinamento stesso, in applicazione del principio "chi inquina paga" che informa la normativa ambientale. Inoltre, nel determinare i parametri di riferimento per valutare la contaminazione, l'Amministrazione deve fare applicazione della tabella B dell'Allegato 5 al Titolo V della Parte IV del d.lgs. 152/2006, relativa ai siti ad uso commerciale e industriale, e non della tabella A, relativa ai siti ad uso pubblico, privato e residenziale. Infine, le prescrizioni amministrative devono essere adeguatamente motivate e fondate su un'istruttoria completa ed esaustiva, senza imporre obblighi o attività già correttamente eseguite dal privato.