Il preavviso di rigetto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 trova applicazione anche nei procedimenti di sanatoria o di condono edilizio, con la conseguenza che il provvedimento di diniego dell'istanza di permesso in sanatoria è illegittimo se non preceduto dalla comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento della domanda, in quanto preclusivo per il soggetto interessato della piena partecipazione al procedimento e della possibilità di apportare un contributo collaborativo idoneo a condurre ad una diversa conclusione della vicenda. Tuttavia, ove non sia applicabile la novella di cui alla legge n. 120 del 2020, non è possibile escludere a priori, a fronte degli elementi dedotti dal richiedente, un esito solutorio differente, con la conseguente necessità di approfondire prioritariamente in contraddittorio, nella naturale sede procedimentale, le divergenti rappresentazioni della vicenda, al fine di pervenire ad una decisione adeguatamente motivata.