L'occupazione abusiva di suolo pubblico, realizzata senza il rilascio della necessaria concessione o in eccedenza rispetto allo spazio autorizzato, costituisce una violazione che legittima l'Amministrazione competente ad adottare, con immediatezza e senza ulteriore comunicazione di avvio del procedimento, un ordine di rimozione dell'occupazione medesima entro un termine non superiore a sette giorni. Tale ordine di rimozione non può essere eluso invocando il legittimo affidamento maturato dal privato in ragione della perdurante permanenza dell'occupazione abusiva, atteso che il lungo decorso del tempo non è idoneo a radicare alcuna situazione di legittimità in capo al trasgressore. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a disporre il ripristino della legalità violata, senza che ciò richieda una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente il mero accertamento della violazione.