Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28718 del 9 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:28718PEN

Massima

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La legge n. 283 del 1962, recante la "Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande", non può ritenersi abrogata nonostante l'emanazione di successivi decreti legislativi di semplificazione normativa. Tale conclusione si fonda su diversi argomenti: in primo luogo, la legge in questione reca nell'epigrafe l'indicazione di "testo unico", essendo una modifica di precedenti disposizioni, e pertanto è espressamente esclusa dall'effetto abrogativo ai sensi della legge n. 246 del 2005, art. 14, comma 17, lett. a); inoltre, la legge n. 441 del 1963, che ha modificato la legge n. 283 del 1962, è espressamente menzionata tra gli atti normativi salvati dall'abrogazione nell'allegato 1 al d.lgs. n. 179 del 2009, il che porta a escludere l'abrogazione anche della legge originaria. Pertanto, la legge n. 283 del 1962 deve ritenersi tuttora in vigore, nonostante le successive modifiche legislative in materia di semplificazione normativa. Quanto all'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. per particolare tenuità del fatto, essa deve ritenersi assorbita dalla declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, in quanto la prescrizione prevale sull'esclusione della punibilità per particolare tenuità, essendo diverse le conseguenze che scaturiscono dai due istituti e poiché il primo estingue il reato, mentre il secondo lascia inalterato l'illecito penale nella sua materialità storica e giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/06/2016 della Corte d'appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza per prescrizione;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha …

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