Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 2385 del 2024

ECLI:IT:TARPA:2024:2385SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento in autotutela di un precedente atto favorevole al privato, adottato dalla stessa Amministrazione che lo aveva emanato, è soggetto a rigorosi limiti temporali e di motivazione. Esso deve essere adottato entro un termine ragionevole, non superiore di norma a dodici mesi dalla sua emanazione, salvo che l'Amministrazione dimostri che l'atto sia stato conseguito sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive false o mendaci, accertate con sentenza penale definitiva. In assenza di tali presupposti, l'annullamento tardivo dell'atto favorevole al privato, adottato in violazione del termine di dodici mesi, è illegittimo per violazione dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990. Inoltre, la motivazione dell'annullamento d'ufficio deve dare conto in modo puntuale delle false rappresentazioni della realtà che hanno indotto l'Amministrazione in errore nell'adozione dell'atto da caducare, non essendo sufficiente la mera constatazione di inesattezze o lacune nella documentazione presentata dal privato, ove queste non siano state idonee a sviare concretamente l'Amministrazione nell'esercizio dei suoi poteri. Infine, l'annullamento tardivo di un provvedimento favorevole al privato, in assenza dei presupposti di legge, viola il principio di tutela dell'affidamento e del legittimo esercizio del diritto di proprietà, sanciti rispettivamente dall'art. 41 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea e dall'art. 1, Protocollo 1 della CEDU.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/08/2024

N. 02385/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01437/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1437 del 2023, proposto da
Marcello Moscarello, nato a Palermo il 24.05.1974, rappresentato e difeso dagli avvocati Carlo Comandè ed Enzo Puccio, con domicilio digitale come da REGINDE;

contro

Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo in persona del legale rappresentante
pro

tempore
, rappresentata, difesa e domiciliata
ex

lege
presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, con domicilio digitale come da REGINDE ed elettivo in Palermo, via M. Stabile n. 182;
Assessorato Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana, i…

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