Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37714 del 5 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:37714PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione criminale finalizzata al narcotraffico può essere desunto dalla sua consapevole messa a disposizione di immobili utilizzati dal sodalizio per il deposito e la custodia di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, nonché dalla sua conoscenza dei traffici illeciti gestiti dagli altri membri del gruppo e dai plurimi contatti con essi. La prova della struttura gerarchica, della stabile suddivisione dei compiti e della continuità dei contatti tra i sodali, unitamente alla capacità del gruppo di approvvigionarsi costantemente di cospicue quantità di droga, è sufficiente a integrare il reato associativo, anche in assenza di condotte concrete direttamente riconducibili all'indagato. Inoltre, il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla gravità dei fatti, dalla pericolosità dell'indagato, comprovata anche da precedenti specifici arresti e applicazioni di misure cautelari, nonché dalla mancanza di elementi che dimostrino la rescissione dei legami con il contesto criminale di riferimento. In tali casi, la presunzione di adeguatezza esclusiva della custodia in carcere non può essere superata in assenza di specifici elementi che comprovino l'idoneità di misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORGI Maria - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/04/2022 del Tribunale di Roma, sezione per il riesame.
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Silvia Giorgi;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Riccardi Giuseppe, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epig…

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