Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 21969 del 12 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21969CIV

Massima

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Il giornalista che intende esercitare il diritto di cronaca giudiziaria, anche a livello putativo, ha l'obbligo di verificare attentamente la veridicità della notizia che intende diffondere, superando ogni ragionevole dubbio, indipendentemente dalla natura autorevole della fonte informativa, che può essere anche di origine giudiziaria. Tale onere di verifica deve essere proporzionato e adeguato alle circostanze del caso concreto, tenendo conto anche dell'evoluzione temporale della vicenda giudiziaria riportata, in modo da accertare che la notizia pubblicata corrisponda effettivamente alla situazione processuale esistente al momento della diffusione. Il mancato adempimento di tale onere di verifica, anche in assenza di dolo, integra un atto colposamente illecito che esclude la scriminante putativa del diritto di cronaca e comporta la responsabilità del giornalista per il reato di diffamazione. La valutazione circa la sussistenza e l'adeguatezza della verifica compiuta dal giornalista rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui decisione è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FRASCA Raffaele - Presidente

Dott. SCARANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

Dott. PORRECA Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 33217/2018 proposto da:
(OMISSIS), (OMISSIS) SPA, (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che li rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- ricorrenti -
contro
(OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentati e difesi dall'avvocato (OMISSIS);
- controricorrenti -
avverso la sentenza n. 1917/2018 della CORTE D'APPELLO di CATANIA, depo…

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