Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17431 del 23 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17431PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito, deve limitarsi a verificare l'esistenza di un apparato argomentativo logico e coerente, senza poter procedere a una diversa valutazione degli elementi di fatto, la cui disamina è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Pertanto, la motivazione della sentenza non è censurabile per vizi logici o contraddittorietà manifesta, se il giudice di merito ha fornito una corretta interpretazione degli elementi a sua disposizione e una esaustiva risposta alle deduzioni delle parti, applicando correttamente le regole della logica per giustificare le proprie conclusioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)) nell'interesse di Lo. An. nato ad (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli 23.11.2004;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio del reato di cui al capo a) per essersi estinto per prescrizi…

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