Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19608 del 30 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:19608PEN

Massima

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Il pericolo concreto ed attuale di reiterazione della condotta criminosa, desumibile da una pluralità di elementi sintomatici quali il contesto in cui è maturato il reato, l'indole particolarmente aggressiva e violenta dell'indagato, la perdurante sussistenza di motivi di astio e risentimento, il ruolo non secondario dell'indagato nell'esecuzione del delitto e la parzialità della confessione, può giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di precedenti penali o di altri carichi pendenti, ove tali elementi siano ritenuti prevalenti rispetto a quelli favorevoli all'indagato. La valutazione della sussistenza e attualità del pericolo di reiterazione del reato deve essere effettuata in modo concreto e puntuale, attraverso un'adeguata motivazione che evidenzi le specifiche ragioni per cui la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, pur consentendo il controllo elettronico della presenza dell'indagato, non sarebbe idonea a scongiurare il pericolo di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO ALIFFI;
lette/sentite le conclusioni del PG GIUSEPPINA CASELLA.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Roma ha confermato l'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino nei confronti di (OMISSIS) per il reato di concorso in tentato omicidio aggra…

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