Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6031 del 8 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:6031PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di computer, smartphone e altri supporti informatici, con conseguente estrazione di copia dei dati ivi contenuti, può permanere un interesse concreto e attuale all'impugnazione del provvedimento ablativo, nonostante la restituzione dei dispositivi, qualora l'indagato dimostri la lesione di interessi primari connessi alla esclusiva disponibilità delle informazioni acquisite, le quali attengono alla sfera personale, professionale e familiare. In tali casi, il giudice deve consentire all'indagato di esporre le specifiche ragioni che giustificano la persistenza del suo interesse all'annullamento del sequestro, al fine di verificare la legittimità del provvedimento e la sussistenza dei presupposti applicativi, nel contraddittorio tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI S. - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso l'ordinanza del 15/09/2017 del Tribunale di ROMA, sezione del riesame;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA DANIELA BORSELLINO;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento del provvedimento.
Sentito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale di Roma, sezione p…

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