Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41708 del 25 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:41708PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, è configurabile quando emerga un quadro indiziario grave e preciso circa l'organico inserimento dell'indagato in un sodalizio criminoso, dotato di una struttura organizzativa e di risorse finanziarie, finalizzato al concreto conseguimento degli obiettivi del traffico di droga, con l'attribuzione all'indagato di specifici compiti operativi, quali il procurare, trasportare, detenere e cedere a terzi sostanze stupefacenti. In tali casi, le esigenze cautelari sono presuntivamente ravvisabili ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p., in ragione della gravità del reato contestato, e può altresì ritenersi concreto il pericolo di recidiva, desumibile dalla negativa personalità dell'indagato, desunta dai suoi precedenti penali specifici. Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, deve fornire un'adeguata e logica motivazione, ancorata agli elementi emersi dalle indagini, senza che sia sufficiente il mero richiamo ad astratti principi giurisprudenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) HA. HE. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 385/2010 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 31/03/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NICOLA MILO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1- Il Tribunale di Palermo, con ordinanza 31/3/2010, decidendo in sede di riesame ex articolo 309 c.p.p., confermava la misura cautelare d…

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