Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 92 del 2013

ECLI:IT:TARBS:2013:92SENT

Massima

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La pianificazione e l'approvazione del Piano cave costituiscono espressione della potestà pianificatoria dell'autorità pubblica, nell'ambito della quale il privato non può vantare alcuna pretesa giuridicamente tutelata circa l'inserimento di aree di proprio interesse negli ambiti estrattivi. Tuttavia, l'esercizio di tale potestà deve essere sorretto da una congrua e puntuale motivazione, in particolare laddove l'autorità competente decida di disattendere la richiesta di ampliamento di un ambito territoriale estrattivo (ATE) già esistente, privilegiando invece l'apertura di nuovi siti. La ratio della previsione legislativa è infatti rinvenibile nell'obiettivo di favorire l'espansione di aree già dedicate all'escavazione, al fine di evitare il consumo di territori ancora preservati da tale tipologia di attività, che incide sensibilmente sulla conformazione e sulle dinamiche del sistema naturale e degli insediamenti localizzati presso le aree coinvolte. Pertanto, l'autorità competente è tenuta a motivare in modo congruo e puntuale le determinazioni che si discostino da tale criterio generale, dando conto delle specifiche ragioni che giustificano tale scelta. Inoltre, l'autorità pubblica non può esimersi dall'esercitare la dovuta potestà pianificatoria, né può adottare un Piano cave incompleto, rinviando ad un futuro ed atipico processo programmatorio la determinazione di elementi significativi, come l'individuazione di nuovi ambiti estrattivi a fronte di un fabbisogno evidenziato. In tale contesto, il privato che abbia formulato una richiesta di ampliamento di un ATE già esistente può legittimamente chiedere l'attivazione di un nuovo procedimento volto a riesaminare tale istanza, alla luce delle statuizioni contenute nella sentenza che abbia accolto il suo precedente ricorso.

Sentenza completa

N. 00998/2012
REG.RIC.

N. 00092/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00998/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 998 del 2012, proposto da:
Impresa Milesi geom. Sergio S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Brescia, Via Ferramola, 14;

contro

Regione Lombardia, rappresentata e difesa dall'avv.to ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv.to ((omissis)) in Brescia, Via Cipro, 30;
Provincia di Bergamo, Comune di Calcinate, non costituitisi in giudizio;

per l’esecuzione

DELLA SENTENZA DEL T.A.R. BRESCIA 4/11/2010 N. 4558.

Visti il ricorso e i r…

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