Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria discrezionalità tecnica, può dichiarare l'interesse culturale particolarmente importante di un bene immobile, ai sensi dell'art. 10, commi 3, lett. a) e 4, lett. l), del Codice dei beni culturali e del paesaggio, anche in presenza di modifiche e alterazioni subite nel tempo, purché esso conservi ancora elementi significativi che testimoniano la sua originaria funzione e destinazione d'uso nell'ambito dell'economia rurale tradizionale. Il vincolo può essere imposto anche quando il bene non sia stato precedentemente individuato come di interesse storico-architettonico negli strumenti urbanistici, in quanto la valutazione dell'Amministrazione preposta alla tutela del patrimonio culturale è autonoma e distinta rispetto a quella effettuata nell'esercizio della potestà pianificatoria. Nell'adozione del provvedimento di vincolo, l'Amministrazione non è tenuta a bilanciare l'interesse culturale con gli eventuali interessi economici contrapposti, essendo tale valutazione rimessa ad una fase successiva, relativa alla definizione delle concrete misure di tutela e conservazione del bene.