Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15857 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:15857SENT

Massima

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Il provvedimento definitivo di confisca di un bene, adottato ai sensi del d.lgs. n. 159/2011, determina il trasferimento immediato e incondizionato del bene al patrimonio dello Stato, senza che possano essere fatte valere posizioni giuridiche soggettive di terzi, neppure di natura abitativa, che siano in contrasto con tale finalità pubblicistica. L'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha pertanto il potere-dovere di ordinare lo sgombero dell'immobile confiscato, indipendentemente dall'adozione di un provvedimento di destinazione d'uso dello stesso, non essendo necessaria una specifica motivazione in ordine all'urgenza del recupero del bene o alla comparazione dell'interesse pubblico con quelli privati coinvolti. Il diritto costituzionalmente garantito all'abitazione non può prevalere sulla definitività del provvedimento di confisca, non configurandosi in capo agli occupanti una posizione giuridica meritevole di tutela, neanche in presenza di comprovate esigenze abitative.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/08/2024

N. 15857/2024 REG.PROV.COLL.

N. 09615/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9615 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Giovanni Lentini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

Ministero dell'Interno, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell’ordi…

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