Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54164 del 20 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54164PEN

Massima

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Il reato di minaccia grave di cui all'art. 612 c.p., comma 2, si configura quando la condotta minacciosa, valutata secondo un criterio oggettivo e in relazione alle concrete circostanze del fatto, sia idonea a cagionare effetti intimidatori nel soggetto passivo, a prescindere dall'effettivo verificarsi di uno stato di turbamento psichico in quest'ultimo. Pertanto, il brandire un coltello all'indirizzo della persona offesa durante una lite furiosa integra il reato di minaccia grave, in quanto tale condotta è astrattamente idonea a limitare la libertà psichica della vittima mediante la prospettazione di un pericolo ingiusto, senza che sia necessario dimostrare l'effettivo verificarsi di un particolare stato di intimidazione. La competenza del tribunale a conoscere del reato di minaccia grave, unitamente ad altri reati connessi commessi con la medesima azione od omissione, trova fondamento nell'art. 6, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 274 del 2000, che attribuisce al giudice superiore la cognizione di tutti i reati connessi, anche se alcuni di essi sarebbero altrimenti di competenza del giudice di pace. Infine, l'abrogazione del reato di ingiuria di cui all'art. 594 c.p. ad opera del d.lgs. n. 7 del 2016 comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna per tale reato, in applicazione del principio di retroattività della legge penale più favorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Bari il 24.11.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui i…

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