Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49104 del 11 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49104PEN

Massima

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Il giudice di riesame, nel confermare un provvedimento cautelare, deve motivare in modo adeguato il proprio provvedimento, confrontandosi specificamente con le doglianze sollevate dall'indagato e non può limitarsi ad un mero richiamo alle argomentazioni del precedente giudice. In particolare, il giudice di riesame deve esplicitare i gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, indicando in modo chiaro e puntuale gli elementi probatori che li sorreggono, senza poter fare generico riferimento agli indizi attribuiti al gruppo criminale di cui l'indagato farebbe parte. Inoltre, il giudice di riesame non può aderire in modo apodittico e stereotipato alla motivazione del precedente provvedimento, ma deve argomentare sulla consistenza e pertinenza delle specifiche censure sollevate dall'indagato, non potendo limitarsi ad un mero richiamo per relationem. Tali principi trovano applicazione a maggior ragione nel giudizio di riesame avverso provvedimenti restrittivi della libertà personale, in cui l'obbligo di motivazione non può ritenersi assolto attraverso un mero rinvio alle argomentazioni del precedente giudice, senza un effettivo confronto con le doglianze dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenic - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Ancona, sezione del riesame in data 7/8/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) di Montrone;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott.ssa DI NARDO Marilia che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 13/7/2015 il Giudice per le indagini preliminari del …

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