Il provvedimento di archiviazione del procedimento penale, emesso all'esito dell'opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero, è impugnabile in Cassazione solo per violazione delle norme sul contraddittorio e non per vizi di motivazione attinenti al merito della notitia criminis. Il giudice, infatti, è libero di motivare il proprio convincimento anche prescindendo dalle valutazioni dell'organo titolare dell'accusa e da quelle esposte dalla persona offesa in sede di opposizione. Tale principio, già affermato dalla giurisprudenza di legittimità sotto il vigore della precedente disciplina, è a maggior ragione attuale a seguito della riforma del 2017 (c.d. Riforma Orlando) che ha sostituito il ricorso per cassazione con il reclamo al tribunale monocratico, limitando l'impugnabilità ai soli casi di violazione del contraddittorio. Ne consegue che il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di archiviazione è inammissibile ove non deduca specifiche violazioni delle regole poste a garanzia del contraddittorio formale, non essendo consentito il sindacato giurisdizionale sul merito della decisione di archiviazione.