Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34231 del 16 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34231PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, tenendo conto della peculiare natura del giudizio di legittimità e dei limiti che ad esso ineriscono. In particolare, il giudice di merito deve dare adeguatamente conto delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, senza che possa rilevare la mera prospettazione di un'altra interpretazione o di un altro iter logico, parimenti corretto sul piano formale. Pertanto, il vizio di manifesta illogicità della motivazione, che legittima il ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p., deve risultare dall'assoluta carenza sul piano logico dell'iter argomentativo seguito dal giudice, non essendo sufficiente la mera divergenza di valutazione rispetto a quella prospettata dal ricorrente. Inoltre, il giudice di legittimità, nel verificare la congruenza della motivazione in tema di gravità indiziaria, deve tenere conto dell'esigenza di completezza espositiva, in considerazione del particolare contenuto della pronuncia cautelare, che non è fondata su prove ma su indizi e tende all'accertamento non della responsabilità, ma di una qualificata probabilità di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - rel. Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1921/2010 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 24/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

sentite le conclusioni del PG, Dott. Izzo G., di rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Pa. Gi. ricorre avverso l'ordinanza 24.11.10 del Tribunale del riesame di Bari che ha confermato - previa esclusione dell'aggravant…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.