Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49237 del 18 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49237PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che accede o si mantiene in un sistema informatico o telematico protetto, violando le condizioni e i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l'accesso, integra il delitto di accesso abusivo a sistema informatico, a prescindere dalle finalità soggettive che abbiano motivato la sua condotta. Ciò in quanto il dissenso tacito del dominus loci non si desume dalla direzione finalistica della condotta dell'agente, bensì dall'oggettiva violazione delle disposizioni del titolare in ordine all'uso del sistema. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, rileva unicamente il profilo oggettivo dell'accesso e del trattenimento nel sistema informatico da parte di un soggetto che non possa ritenersi autorizzato ad accedervi ed a permanervi, senza che assumano rilievo le finalità perseguite. Ove invece l'attività svolta dall'agente risulti pienamente assentita dall'autorizzazione ricevuta e nei limiti di questa, il reato di accesso abusivo non è configurabile, a prescindere dallo scopo eventualmente perseguito. Analogamente, il reato di rivelazione di segreto d'ufficio presuppone che il pubblico ufficiale riveli informazioni riservate di cui sia venuto a conoscenza in ragione del suo ufficio, a prescindere dalle finalità che abbiano motivato tale condotta. Infine, il reato di corruzione attiva si configura con la sola promessa o dazione di denaro o altra utilità al pubblico ufficiale, a prescindere dall'effettiva accettazione da parte di quest'ultimo, essendo sufficiente l'istigazione alla corruzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GARRIBA Tito - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 24/05/2011 della Corte di appello di Milano;

visti gli atti, la sentenza denunziata e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Giovanni Conti;

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Proc…

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