Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4435 del 3 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4435PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in tema di misure cautelari personali, afferma che ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale è sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati addebitatigli, poiché i necessari "gravi indizi di colpevolezza" non corrispondono agli "indizi" intesi quali elementi di prova idonei a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza, non dovendo essere valutati secondo gli stessi criteri richiesti per il giudizio di merito dall'art. 192 c.p.p., comma 2. La prova del vincolo permanente, nascente dall'accordo associativo, ai fini della configurabilità del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, può essere data anche per mezzo dell'accertamento di facta concludentia, quali i contatti continui tra gli spacciatori, i frequenti viaggi per il rifornimento della droga, le basi logistiche, le forme di copertura e i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative, sia di tipo gerarchico che mediante divisione dei compiti tra gli associati, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Inoltre, in tema di misure cautelari personali per i delitti di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., sussiste una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, per cui il giudice deve solo dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere tale presunzione, salvo il caso in cui l'indagato abbia allegato elementi di segno contrario, in cui l'obbligo motivazionale diviene più pregnante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/07/2019 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GAETA Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 24/07/2019, il Tribunale di Messina rigettava Istanza di riesame proposta nell'interesse …

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