Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19684 del 10 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19684PEN

Massima

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Il requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è equiparabile all'imminenza di specifiche opportunità di ricaduta nel delitto, ma richiede una valutazione prognostica, da parte del giudice, sulla possibilità di condotte reiterative, alla stregua di un'analisi accurata della fattispecie concreta, che tenga conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità del soggetto e del contesto socio-ambientale. Tale valutazione prognostica non deve contemplare la previsione di specifiche occasioni di recidivanza, ma può legittimamente desumersi dalle modalità delle condotte contestate, anche nel caso in cui esse siano risalenti nel tempo, ove persistano atteggiamenti sintomaticamente proclivi al delitto e collegamenti con l'ambiente in cui il fatto illecito contestato è maturato. Il decorso del tempo dalla commissione del reato, l'osservanza puntuale delle prescrizioni cautelari e l'assenza di precedenti penali non sono di per sé sufficienti a far venir meno le esigenze cautelari, dovendosi valutare ulteriori elementi di sicura valenza sintomatica in ordine al mutamento della situazione apprezzata all'inizio del trattamento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/10/2022 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere ARIOLLI GIOVANNI;
lette le conclusioni del PG MOLINO PIETRO;
Ricorso trattato nelle forme di cui al Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, conv. in L. n. 176 del 2020.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale di Milano che ha confermato il provvedimento con cui il G.I.P. dello stesso tribunale ha r…

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