Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22160 del 1 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:22160PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la destinazione d'uso di sostanze stupefacenti, è tenuto a considerare complessivamente tutti gli elementi indicati dalla norma, sia quelli concernenti l'azione (mezzi, modalità e circostanze della stessa), sia quelli che attengono all'oggetto materiale del reato (quantità e qualità delle sostanze stupefacenti oggetto della condotta criminosa). Pertanto, quando la quantità di sostanza stupefacente si riveli considerevole, tale dato ponderale è di per sé sintomo sicuro di una notevole potenzialità offensiva del fatto e di diffusibilità della condotta di spaccio, precludendo il riconoscimento dell'attenuante del fatto di lieve entità prevista dall'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990. Il giudice di merito, nel valutare la destinazione d'uso della sostanza stupefacente, deve tenere conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui la quantità della droga sequestrata, che, se elevata, è indice di una condotta finalizzata allo spaccio e non all'uso personale, escludendo così l'applicabilità dell'attenuante di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990. Tale valutazione, compiuta dal giudice di merito sulla base di una motivazione logica e congrua, è insindacabile in sede di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o mancanza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino Presidente del 16/03/2 -

Dott. FOTI ((omissis)) SENTE -

Dott. MASSAFRA Umberto rel. Consigliere N. -

Dott. VITELLI CASELLA ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. PICCIALLI ((omissis)) N. 39412/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SO. FE. FA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10438/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 23/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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