Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, stabilisce che l'appello proposto da Sasol Italy S.p.A. avverso la sentenza del T.A.R. Lazio - Roma concernente determinazioni assunte dalla conferenza di servizi relativa al sito di bonifica di interesse nazionale di Porto Torres debba essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, anche alla luce dell'esito dei successivi giudizi decisi dal Tar Lazio con sentenze 4435/2017 e 9569/2017. Tale principio di diritto si fonda sulla considerazione che, in accoglimento della declaratoria formulata da entrambe le parti, l'appello risulta privo di interesse attuale, essendo venuta meno la necessità di una pronuncia sul merito della controversia. Ciò comporta la compensazione delle spese del doppio grado di giudizio, in ragione della peculiarità della fattispecie e dell'assenza di soccombenza integrale di una delle parti. La massima esprime quindi il principio secondo cui, in presenza di una sopravvenuta carenza di interesse della parte appellante, il giudice di appello è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del gravame, compensando le spese processuali laddove non vi sia una soccombenza integrale di una delle parti. Tale soluzione si giustifica per ragioni di economia processuale e di ragionevole durata del processo, evitando pronunce sul merito in assenza di un interesse attuale alla decisione.