Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15583 del 10 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15583PEN

Massima

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Il giudice può applicare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nei confronti di un soggetto che, pur in assenza di condanne definitive, presenti un passato delinquenziale caratterizzato da numerose denunce e plurimi arresti per reati contro il patrimonio e la persona, nonché dalla mancanza di una regolare attività lavorativa e dall'assidua frequentazione di pregiudicati, elementi che inducono a ritenere che egli si dedichi ancora a traffici e attività criminose, a prescindere dalla pendenza di specifici procedimenti penali a suo carico. In tali casi, la motivazione del provvedimento che applica la misura di prevenzione, pur dovendo dare conto di tutti gli elementi di fatto posti a fondamento del giudizio di pericolosità sociale, non è censurabile in sede di legittimità per vizi logici o contrasti con dati probatori, essendo ammesso il ricorso per cassazione soltanto per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di:

SP. An. , nato a (OMESSO);

avverso il decreto pronunciato in data 17 aprile 2008 dalla Corte d'appello di Ancona;

udita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con decreto in data 27 ottobre 2007 il Tribunale di Ancona applicava a SP.An. la mi…

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