Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione al funzionamento di una struttura socio-assistenziale, adottato sulla base di un divieto di rilascio di nuove autorizzazioni disposto da precedenti atti di programmazione regionale, è illegittimo qualora: 1. Tale divieto sia stato previsto solo per il triennio 2016-2018 e non risulti adeguatamente motivato il suo mantenimento anche per l'anno successivo, in assenza di una rinnovata attività programmatoria che ne giustifichi la proroga. L'omessa programmazione non può infatti ricadere sul privato, utente del servizio sanitario. 2. La revoca non sia fondata sui tassativi presupposti previsti dalla normativa regionale in materia (perdita dei requisiti, gravi violazioni, ecc.), ma unicamente sul richiamato divieto di rilascio di nuove autorizzazioni, che non rientra tra le ipotesi legittimanti la revoca. 3. Il provvedimento di revoca non individui le modalità per garantire la continuità del servizio a favore degli utenti ospitati nella struttura, in violazione della specifica previsione regolamentare che impone tale adempimento in caso di revoca dell'autorizzazione. In tali ipotesi, il provvedimento di revoca è affetto da eccesso di potere per difetto di istruttoria e di adeguata motivazione.