Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10566 del 8 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10566PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare per l'applicazione di misure personali, deve essere valutato dal giudice in termini di attualità e concretezza, avendo riguardo alle modalità della condotta criminosa, alla personalità dell'indagato e al contesto socio-ambientale in cui egli verrebbe a trovarsi, ove non sottoposto a restrizioni. Tale pericolo può ritenersi sussistente anche in assenza di effettive ed immediate opportunità di ricaduta, qualora dalla valutazione complessiva degli elementi emerga la probabilità, seppur non imminente, di commissione di ulteriori reati della stessa indole. In particolare, il collegamento fiduciario dell'indagato con organizzazioni dedite al traffico internazionale di stupefacenti, desumibile dalle modalità della condotta criminosa, costituisce un fattore di elevato rischio di reiterazione, che giustifica l'applicazione della misura cautelare più afflittiva, ove non risulti adeguatamente fronteggiabile con misure meno gravose, come gli arresti domiciliari con controllo elettronico, in ragione della necessità di interrompere i contatti con l'ambiente criminale di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. TORNESI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/11/2017 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE PAVICH;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. LUCA TAMPIERI che conclude per il rigetto.
Udito il difensore presente avvocato (OMISSIS) del foro di TARANTO in difesa di (OMISSIS) si riporta ai motivi e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 3 novembre 2017, il Tribunale del Riesame di Lecce…

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