Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15832 del 9 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15832PEN

Massima

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Il soggetto sottoposto a misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza, che si allontana senza autorizzazione da tale luogo, risponde del reato di violazione delle prescrizioni imposte, salvo che dimostri in modo compiuto la sussistenza di una causa di giustificazione, come lo stato di necessità derivante da una crisi di astinenza da sostanze stupefacenti, la cui prova incombe sull'imputato. La divergenza tra il dispositivo e la motivazione della sentenza di condanna, qualora sia evidente che si tratti di un mero errore materiale, non determina la nullità della decisione, essendo prevalente il contenuto del dispositivo. La valutazione circa la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato e l'applicabilità di cause di giustificazione rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui decisione è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1185/2008 CORTE APPELLO di SALERNO, del 03/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Salerno, con la sentenza indicata in epigrafe, confermava …

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