Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9675 del 10 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9675PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la motivazione dell'ordinanza applicativa di una misura cautelare, non deve limitarsi a riscontrare la mera presenza di "clausole di stile", ma è tenuto ad esaminare attentamente gli elementi specifici posti a fondamento della decisione del giudice per le indagini preliminari, anche se esposti in modo sintetico, al fine di verificare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza richiesti dalla legge. Ove tali elementi, seppur concisi, contengano un principio di motivazione, il giudice del riesame può legittimamente integrarli con le proprie argomentazioni, senza dover dichiarare la nullità del provvedimento per carenza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - rel. Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BU. CA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2039/2009 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 12/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

sentite le conclusioni del PG, Dott. Cedrangolo O., il quale ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RILEVATO IN FATTO

- che con l'impugnata ordinanza, per quanto qui ancora d'interesse, il tribunale di Bol…

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