Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35428 del 24 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35428PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di cui all'art. 6-bis della L. n. 401 del 1989, che punisce il lancio o l'utilizzo di oggetti pericolosi in occasione di manifestazioni sportive, è caratterizzato da una cornice edittale proporzionata e ragionevole rispetto alla necessità di tutelare l'ordine pubblico e la sicurezza delle persone in tali contesti, anche in confronto ad altre fattispecie delittuose. La norma non viola il principio di uguaglianza di cui all'art. 3 Cost., in quanto la condotta sanzionata, tipicamente commissiva e idonea a cagionare un concreto pericolo per l'incolumità di numerosi soggetti, giustifica un trattamento sanzionatorio più severo rispetto a reati che tutelano beni giuridici diversi o presuppongono condotte meno pericolose per la collettività. Inoltre, l'istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova, introdotto dalla L. n. 67 del 2014, non può trovare applicazione in sede di giudizio di impugnazione, essendo destinato esclusivamente alla fase del giudizio di primo grado, in ragione della sua natura di procedura alternativa al giudizio di merito. Infine, il sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito è limitato alla verifica della sua coerenza logica e della congruità delle argomentazioni rispetto alle risultanze istruttorie, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi di fatto, quando la motivazione stessa non presenti vizi di illogicità manifesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/3/2015 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MENGONI Enrico;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto
Procuratore Generale, che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso;
udite le conclusioni del difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), ch…

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