Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20053 del 9 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20053PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per reati di lesioni personali e minacce non può essere affermata sulla base di una valutazione manifestamente illogica delle contrapposte versioni dei fatti fornite dalla persona offesa e dall'imputato, quando le ulteriori emergenze probatorie non risultano dotate di un peso specifico autonomo tale da superare il dubbio sulla causa di giustificazione invocata dall'imputato. In tali casi, il giudice è tenuto a compiere un'analisi logica e rigorosa delle massime di esperienza sottese alle diverse ricostruzioni, senza operare una pre-scelta apodittica della versione della persona offesa, specie quando emergono circostanze che depongono a favore della tesi dell'imputato, come la sua volontà di porre fine alla discussione e di ricorrere alle vie legali. Il mero rilievo che l'imputato fosse frustrato per il mancato incasso di un credito non è di per sé sufficiente a giustificare un processo inferenziale a risultato univoco, dovendosi altresì considerare la possibilità che anche il debitore che rifiuta il pagamento possa nutrire astio e avere uno scatto d'ira nei confronti del creditore che manifesta la volontà di perseguirlo giudizialmente. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a valutare con rigore la proporzione dei mezzi utilizzati e la necessità della reazione, al fine di accertare l'eventuale sussistenza di una causa di giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 100001/2011 TRIB. SEZ. DIST. di MELITO DI PORTO SALVO, del 16/09/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI.

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Aniello R., che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione (OMISSIS), avverso la senten…

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