Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26278 del 19 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26278PEN

Massima

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Il commerciante non risponde penalmente per la detenzione di prodotti alimentari in confezione originale affetti da vizi attinenti ai requisiti intrinseci o alla composizione del prodotto o alle condizioni interne del recipiente, a meno che non risulti che egli fosse a conoscenza della violazione delle prescrizioni in materia di igiene degli alimenti o abbia omesso di prendere in considerazione segni di alterazione presenti sulla confezione originale o comunque rilevabili sulla base di un esame esterno di quest'ultima. L'articolo 19 della legge n. 283 del 1962 ha la funzione di delimitare ulteriormente l'area della responsabilità penale, richiedendo, per le ipotesi da essa previste, una colpevolezza "qualificata" del commerciante, costituita dalla conoscenza della violazione delle prescrizioni in materia di igiene degli alimenti o dall'omessa considerazione di segni di alterazione presenti sulla confezione originale. Non è sufficiente, ai fini dell'integrazione del necessario coefficiente di colpevolezza, la mera possibilità di constatare la violazione delle prescrizioni in materia di igiene degli alimenti quando difettino percepibili "segni di alterazione" sulla confezione. Il giudice, nel valutare l'applicabilità della causa di esclusione della responsabilità di cui all'articolo 19 della legge n. 283 del 1962, deve accertare se il commerciante fosse a conoscenza della violazione delle prescrizioni in materia di igiene degli alimenti o abbia omesso di prendere in considerazione segni di alterazione presenti sulla confezione originale o rilevabili sulla base di un esame esterno di quest'ultima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

Dott. MAGRO Maria B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/07/2022 del Tribunale di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Antonio Corbo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Domenico Angelo Raffaele Seccia, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della se'ntenza impugnata per essere il reato estinto per prescrizione;
udito, per il ricorrente, l'avvocata (OMISSIS), in sostit…

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