Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44658 del 6 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44658PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di cui all'art. 639 c.p. si configura quando l'agente, con condotta dolosa, cagiona una alterazione o una modificazione materiale di una cosa altrui, senza che sia necessaria la distruzione totale o parziale della cosa stessa. L'elemento oggettivo del reato sussiste anche in caso di semplice deterioramento o imbrattamento della cosa, mentre quello soggettivo richiede il dolo generico, ovvero la volontà di danneggiare la cosa altrui. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve valutare le circostanze del caso concreto, tenendo conto anche di eventuali precedenti penali dell'imputato, ai fini della concessione o meno delle attenuanti generiche. La notifica dell'avviso di deposito della sentenza di appello al contumace è validamente effettuata presso il domicilio eletto dall'imputato, anche se diverso dal suo domicilio reale. L'inammissibilità del ricorso per cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in ragione dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO L. - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 8/11/2013 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 8/11/2013, la Corte di appello di Milano, in parziale ri…

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