Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7391 del 16 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:7391PEN

Massima

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Il provvedimento di rigetto dell'opposizione al sequestro di beni, emesso dal giudice senza previa fissazione di udienza camerale e contraddittorio tra le parti, è radicalmente illegittimo in quanto viola l'articolo 127 c.p.p. che prevede espressamente tale modalità procedimentale per la trattazione dell'opposizione ex articolo 263 c.p.p., comma 5. La motivazione del provvedimento, inoltre, deve essere adeguata e non può limitarsi a mere affermazioni assertive, in ossequio all'obbligo motivazionale prescritto dalla legge. Il giudice è pertanto tenuto a fissare l'udienza camerale, instaurare il contraddittorio tra le parti e fornire una motivazione congrua e logica a sostegno della propria decisione, al fine di garantire il rispetto delle garanzie difensive e del diritto di azione del soggetto interessato dal sequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/01/2016 del GIP TRIBUNALE di BARI
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CHIARA GRAZIOSI;
lette le conclusioni del PG, annullamento senza rinvio e trasmissione atti al Gip Tribunale di Bari.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 20 gennaio 2010 il gip del Tribunale di Bari ha rigettato l'opposizione ex articolo 263 c.p.p., comma 5, presentata da (OMISSIS) avverso d…

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