Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 704 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:704SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, la quale ha comunicato di aver provveduto a sanare le opere abusive oggetto del provvedimento impugnato, rinunciando così alla trattazione del ricorso. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a seguito della sanatoria delle opere abusive determina l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, impedendo che il processo prosegua in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa comunichi di aver provveduto a sanare le opere abusive oggetto del provvedimento impugnato, rinunciando così alla trattazione del ricorso. In tali casi, il venir meno dell'interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, in applicazione del principio di effettività della tutela giurisdizionale, che impone l'interruzione del processo in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte. Il giudice amministrativo, pertanto, deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso qualora la parte ricorrente comunichi di aver sanato le opere abusive, rinunciando alla trattazione del ricorso, in quanto tale circostanza determina la sopravvenuta carenza di interesse della parte stessa.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/01/2021

N. 00704/2021 REG.PROV.COLL.

N. 05886/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5886 del 2009, proposto da
Duemme Immobiliare s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Circ.ne Clodia, 80;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

a) della determinazione dirigenziale n. 1196 del 5 giugno 2009, a firma del Dirigente Tecnico del VI Municipio, con la quale si è ingiunta la demolizione di ope…

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