Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43079 del 21 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43079PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il concorso di persone nel reato di lesioni gravi si configura anche quando l'imputato abbia partecipato all'azione violenta nei confronti della vittima, pur senza essere l'autore materiale delle lesioni, essendo sufficiente il suo contributo causale all'evento dannoso, accertato sulla base di una valutazione complessiva e logica delle risultanze probatorie, senza che sia necessario un nesso causale diretto tra la sua condotta e l'evento lesivo. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della credibilità e attendibilità delle testimonianze, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se sorretta da adeguata motivazione, anche attraverso il richiamo a singoli passaggi ritenuti significativi. Il principio del "ragionevole dubbio" non impone al giudice di esaminare in modo analitico e dialettico tutte le risultanze probatorie, essendo sufficiente una motivazione sintetica e concisa che dia conto della logicità e ragionevolezza della decisione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/06/2006 CORTE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA Mario;

udite le conclusioni di inammissibilita' del sostituto Procuratore Generale, MARTUSCIELLO Vittorio;

udito il difensore di p.c., Avv. NAVARRA M., in sost. Avv. PERASSI;

udito il difensore dell'imputato Avv…

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