Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34663 del 13 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34663PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso, di cui all'art. 416-bis c.p., sussiste quando un gruppo di persone, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e omertà che ne deriva, si organizza al fine di commettere una pluralità di reati, tra cui quelli finalizzati al controllo illecito di attività economiche, in particolare di appalti pubblici e privati. La partecipazione all'associazione mafiosa può essere desunta anche dalla consapevolezza dell'imputato di far parte di un contesto associativo caratterizzato dall'utilizzo della forza di intimidazione e dalla capacità di condizionare le scelte imprenditoriali, indipendentemente dalla sua diretta partecipazione agli atti di violenza o alle attività delittuose. L'arresto di alcuni membri dell'associazione non determina automaticamente la cessazione del vincolo associativo, che può permanere anche durante la detenzione degli affiliati, qualora essi mantengano la disponibilità a riassumere un ruolo attivo non appena venga meno il forzato impedimento. La valutazione della credibilità dei collaboratori di giustizia e della rilevanza delle loro dichiarazioni deve essere effettuata dal giudice di merito in modo analitico e sintetico, tenendo conto del complessivo quadro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio Presidente del 18/01/2 -

Dott. DE ROBERTO Giovanni Consigliere SENTE -

Dott. OLIVA Bruno Consigliere N. -

Dott. MANNINO Saverio Felice Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. COLLA Giorgio Consigliere N. 43135/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. FA. Al., nato il (OMESSO);

2. LI. PE. Gi., nato il (OMESSO);

3. CA. Ro., nato il (OMESSO);

4. BU. Vi., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo 8 luglio 2005 n. (Ndr: testo originale non comprensibile);

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. Luigi CIAMPOLI, il quale ha conclus…

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