Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 401 del 2020

ECLI:IT:TARLE:2020:401SENT

Massima

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L'informativa antimafia interdittiva costituisce una misura amministrativa preventiva finalizzata ad evitare che imprese nei cui confronti si siano verificati tentativi di infiltrazione mafiosa possano partecipare a procedimenti particolarmente delicati dell'attività della Pubblica Amministrazione, conseguendone i relativi benefici. L'elemento centrale per la definizione della fattispecie non è la sussistenza di un rapporto di contiguità o di una vera e propria affiliazione degli esponenti aziendali all'associazione criminale, ma il rischio di condizionamento delle scelte societarie che deriva dal tentativo di infiltrazione mafiosa. A tal fine, il Prefetto può desumere l'esistenza di situazioni relative a tentativi di infiltrazione mafiosa non solo dalle ipotesi tipizzate, ma anche dagli accertamenti di cui all'art. 84, comma 4, lett. d) del D.Lgs. 159/2011 e s.m.i. e ai sensi dell'art. 91, comma 5 dello stesso codice antimafia, attraverso la consultazione della Banca Dati Nazionale Unica. In tale contesto, la relazione può fondarsi anche su un unico elemento presuntivo, purché non in contrasto con altro ragionamento presuntivo di segno contrario, atto a dimostrare, per la sua attualità, univocità e gravità, il pericolo concreto di infiltrazione mafiosa nell'impresa. Né l'assoluzione in sede penale né le variazioni strutturali dell'impresa sono di per sé sufficienti a smentire la validità dei fatti addebitati, laddove dalle motivazioni emergano elementi in ordine al pericolo di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali. La disciplina ha il precipuo scopo di garantire che le imprese che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione siano altamente affidabili non solo nella selezione di amministratori e soci, ma anche dei dipendenti, e devono vigilare affinché nella loro organizzazione non vi siano dipendenti risultati contigui al mondo della criminalità organizzata.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/03/2020

N. 00401/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00632/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 632 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS- -OMISSIS- S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via ((omissis)) 43;

contro

-OMISSIS- non costituito in giudizio;
-OMISSIS- del -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, domiciliataria ex lege in Lecce, piazza S. Oronzo;

per l'annullamento

Per quanto riguar…

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