Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12327 del 15 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:12327PEN

Massima

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La presunzione di pericolosità sociale e di adeguatezza della sola misura della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i soggetti gravemente indiziati di partecipazione ad associazioni di tipo mafioso, può essere superata solo qualora vengano acquisiti elementi che dimostrino in modo oggettivo e assoluto l'impossibilità che l'indagato continui a fornire il proprio contributo all'organizzazione criminale, come l'estinzione della consorteria o la rescissione di ogni legame dell'indagato con la stessa. Il mero trascorrere del tempo dalla contestata partecipazione associativa, in assenza di tali elementi, non è sufficiente a superare la presunzione, in quanto le articolazioni locali di un'organizzazione mafiosa sono riconducibili ad un unico sistema criminale dal quale è notoriamente impossibile recedere, se non per morte o collaborazione con l'Autorità. Inoltre, il giudice deve valutare anche la sussistenza di specifiche esigenze cautelari, come il pericolo di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio, sulla base di elementi concreti e attuali, senza limitarsi ad affermazioni apodittica sull'inesistenza di tali pericoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanin - Presidente

Dott. SAVANI Pie - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PRESSO TRIBUNALE DI CATANZARO;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso l'ordinanza n. 441/2012 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 24/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore avv. (OMISSIS).

IN FATTO E DIRITTO

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