Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18987 del 20 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18987PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione sussiste quando l'amministratore di una società fallita ha compiuto atti di disposizione del patrimonio sociale a vantaggio di terzi, senza alcuna contropartita economica idonea a compensare il depauperamento patrimoniale della società, anche qualora tali operazioni siano state effettuate nell'ambito di rapporti infragruppo. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che vi sia un nesso causale tra i fatti di distrazione e il successivo fallimento, essendo sufficiente che l'agente abbia cagionato il depauperamento dell'impresa, destinandone le risorse ad impieghi estranei alla sua attività. L'onere di provare che le operazioni infragruppo abbiano comportato un vantaggio compensativo per la società fallita, tale da escludere la natura distrattiva delle stesse, grava sull'imputato. Inoltre, l'elemento soggettivo del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione è integrato dal dolo generico, non essendo necessario il dolo specifico di reato, e può sussistere anche qualora l'amministratore abbia agito sotto l'influenza determinante di altri soggetti, purché abbia comunque rivestito un ruolo gestionale effettivo nella società fallita. La pena accessoria dell'inabilitazione all'esercizio di un'impresa commerciale e dell'incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, prevista per il delitto di bancarotta fraudolenta, ha la durata fissa ed inderogabile di dieci anni, indipendentemente dalla durata della pena principale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/01/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/02/2017, la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCA MORELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. LORI Perla, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
e' presente il difensore avv. (OMISSIS) che si riporta al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.