Il silenzio serbato dall'amministrazione competente sull'istanza di un cittadino straniero volta ad ottenere la convocazione per effettuare gli adempimenti necessari al rilascio di un permesso di soggiorno per attesa occupazione, determina l'obbligo per l'amministrazione di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, ai sensi degli artt. 31 e 117 del Codice del Processo Amministrativo. Ciò in quanto il cittadino straniero, regolarmente entrato nel territorio nazionale per sottoscrivere un contratto di lavoro stagionale, ha diritto di vedersi riconosciuto il permesso di soggiorno per attesa occupazione, qualora sussistano i requisiti previsti dall'art. 22 del Testo Unico sull'Immigrazione, da accertarsi in un apposito procedimento amministrativo. L'inerzia dell'amministrazione competente, pertanto, viola il principio di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, di cui all'art. 97 della Costituzione, nonché il diritto del cittadino straniero ad ottenere una risposta espressa sulla propria istanza, entro i termini di legge. In tali casi, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta affinché, in via sostitutiva, provveda a riscontrare l'istanza del ricorrente, qualora l'amministrazione persista nella sua inerzia.