Il riconoscimento di una sentenza penale straniera ai sensi dell'art. 12 c.p., comma 1, nn. 1 e 2, non richiede l'indicazione espressa degli effetti che ne conseguono nell'ordinamento dello Stato di emissione, essendo sufficiente che la pena inflitta sia associabile a una pena accessoria prevista dall'ordinamento italiano, a prescindere dalla concreta operatività di tale pena accessoria, attesa l'intrinseca precarietà del beneficio della sospensione condizionale della pena, che può sempre essere revocato ove ne ricorrano i presupposti. Il riconoscimento della sentenza straniera ai fini della recidiva, della dichiarazione di abitualità e dell'applicazione della pena accessoria non è precluso dalla concessione della sospensione condizionale della pena, in quanto tale beneficio non incide sulla possibilità di dare esecuzione agli effetti penali della condanna estera.