Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15944 del 18 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:15944PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., non si esaurisce nella commissione di specifici reati-fine, ma si realizza nel mero fatto di far parte della compagine associativa e di essere a disposizione della medesima, anche attraverso comportamenti non direttamente riconducibili a singoli reati, purché connotati da abitualità e significativa reiterazione, nonché dal necessario carattere individualizzante. Pertanto, la mera frequentazione di soggetti affiliati al sodalizio criminale, se caratterizzata da una abituale o significativa reiterazione e connotata dal necessario carattere individualizzante, può essere utilizzata come riscontro indiziario ai sensi dell'art. 192, comma 3, c.p.p. per dimostrare l'appartenenza dell'indagato all'associazione mafiosa, anche in assenza di captazione del contenuto dei colloqui, ove siano presenti comportamenti non tipici di un comune cliente (quali l'appartarsi, il parlare all'orecchio, l'affidare i cellulari a terze persone) e la ripetitività delle presenze, che denotano la messa a disposizione dell'indagato rispetto alle esigenze della cosca. Tali elementi, unitamente alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, possono integrare un quadro indiziario grave e preciso ai fini dell'applicazione della misura cautelare, anche in assenza di condanne definitive per il reato associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefa - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 738/2015 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 13/08/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO FILIPPINI;
sentite le conclusioni del PG Dott. Galasso Aurelio, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio del provvedimento.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 12-13 agosto 2015 la sezione del riesame del Tribunale di Reggio Calabria ha confermato il provvedimento applicativo della custodia cautelare in ca…

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