Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 9198 del 2008

ECLI:IT:TARNA:2008:9198SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora l'amministrazione abbia successivamente adottato un provvedimento che soddisfi le pretese del ricorrente, rendendo così privo di utilità pratica l'accoglimento del ricorso stesso. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il venir meno dell'interesse del ricorrente determina il difetto di una delle condizioni dell'azione, precludendo l'esame nel merito della controversia. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse non implica alcuna valutazione nel merito delle questioni dedotte in giudizio, ma si fonda esclusivamente sulla verifica della permanenza dell'interesse del ricorrente alla decisione. Pertanto, il giudice amministrativo, pur in assenza di espressa prova documentale dell'avvenuta cessazione della materia del contendere, può legittimamente dichiarare l'improcedibilità del ricorso qualora risulti dagli atti che l'amministrazione abbia adottato un provvedimento idoneo a soddisfare le pretese del ricorrente. In tali ipotesi, la compensazione delle spese di lite rappresenta una soluzione equa, in considerazione del fatto che il ricorrente, pur avendo agito in giudizio in modo legittimo, ha visto comunque soddisfatte le proprie pretese in corso di causa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania,

sezione I,

composto dai signori magistrati: ((omissis)) rel. est. ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 857/08, proposto da Ge. Consorzio di Cooperative Sociali Società cooperativa sociale, in persona del legale rappresentante pro tempore Se. D'An., rappresentata e difesa dagli avv. Gi. Ce. e Lu. Pe. e con gli stessi elettivamente domiciliata in Na., via Ri. di Ch. n. (...), presso lo studio dell'avv. Gi. Ce. CONTRO il Comune di Ca. ((omissis))., in persona del Dirigente il ((omissis)), quale titolare della legittimazione processuale dell'Ente ex art. 58 bis dello statuto comunale, avv. Do. Ca., rappresentato e difeso da sé medesimo e dall'avv. An. Fo. e domiciliato, ai sensi dell'art. 35, co. 2, della legge 26.6.1924, n. 1054, presso la Segreteria del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, e nei confronti di: Societ…

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