Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8079 del 20 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8079PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. richiede la prova dell'esistenza di un vincolo associativo caratterizzato dalla forza intimidatrice derivante dal vincolo stesso, tale da ingenerare una condizione di assoggettamento e di omertà nella comunità. Ai fini della sussistenza di tale reato, non è necessaria la prova dell'affiliazione formale dei singoli partecipi all'organizzazione mafiosa, essendo sufficiente la dimostrazione che il gruppo criminale abbia acquisito una riconoscibilità e una capacità di intimidazione proprie delle associazioni di tipo mafioso, anche in assenza di un formale riconoscimento da parte della "casa madre" calabrese. La valutazione degli elementi indiziari deve essere effettuata in modo unitario e complessivo, senza procedere a una parcellizzazione degli stessi, al fine di verificare la convergenza e l'univocità del quadro indiziario, anche in relazione alla capacità di intimidazione del gruppo e al controllo del territorio. L'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, nella forma del metodo mafioso, può essere riconosciuta anche in assenza della prova dell'esistenza di un'associazione mafiosa, essendo sufficiente che la condotta abbia ingenerato nella vittima la consapevolezza dell'appartenenza dell'agente a un contesto mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. FILIPPINI - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI TORINO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/07/2017 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
sentite le conclusioni del PG Dr. CARDIA DELIA per l'accoglimento del ricorso del P.M. con annullamento in relazione ai reati articolo 416 bis, L. n. 203 del …

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