Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7241 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7241PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma una valutazione prognostica fondata su elementi concreti, desunti sia dall'analisi della personalità dell'indagato, valutabile anche attraverso le modalità del fatto per cui si procede, sia dall'esame delle sue concrete condizioni di vita, idonei a dar conto dell'esistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati, nonché probabili nel loro vicino verificarsi e, dunque, dell'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a realizzare. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato anche in assenza di una specifica occasione per delinquere, qualora dall'esame della personalità dell'indagato e delle sue concrete condizioni di vita emerga la concreta possibilità che egli commetta nuovi reati in un futuro prossimo, in ragione della sua capacità criminale e della notorietà acquisita nell'ambito dell'attività illecita svolta. La valutazione del pericolo di reiterazione del reato rientra nell'ambito delle valutazioni di merito rimesse al giudice di merito, il cui controllo di legittimità da parte della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento e all'assenza di illogicità evidenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata ad (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 5.12.2022 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Donatella Galterio;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Giordano Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria del difensore, avv. Luigi Parenti, che ha concluso per l'annullamento dell'ordinanza o…

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