Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 769 del 2021

ECLI:IT:TARBO:2021:769SENT

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: In presenza di manufatti edilizi abusivi non sanati né condonati, gli interventi successivi (anche riconducibili a categorie come manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione) ripetono le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale alla quale ineriscono strutturalmente, sicché non può ammettersi la prosecuzione dei lavori abusivi a completamento di opere che, fino al momento di eventuali sanatorie, devono ritenersi comunque abusive, con conseguente obbligo del Comune di ordinarne la demolizione. Uno dei presupposti affinché sia rilasciato un titolo edilizio finalizzato all'esecuzione di un intervento su un edificio esistente è che tale edificio non sia abusivo e, quindi, sia stato realizzato in conformità al titolo che lo ha assentito. In presenza di manufatti abusivi non sanati né condonati, qualsiasi ulteriore intervento (anche riconducibile alle categorie della manutenzione straordinaria del restauro e/o del risanamento conservativo, o della ristrutturazione) ripete le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale alla quale inerisce strutturalmente. Ai fini della legittimità di un atto amministrativo fondato su di una pluralità di ragioni, fra loro autonome, è sufficiente che anche una sola fra esse sia riconosciuta idonea a sorreggere l'atto medesimo, mentre le doglianze formulate avverso gli altri motivi devono ritenersi carenti di un sottostante interesse a ricorrere, giacché in nessun caso le stesse potrebbero portare all'invalidazione dell'atto. Il principio del ne bis in idem esclude che il giudice possa pronunciarsi nuovamente su questioni già definite con sentenza. Ai fini della legittimità del provvedimento demolitorio, è necessario e sufficiente che siano analiticamente indicati i beni oggetto di demolizione, mentre la successiva specificazione - in punto di individuazione e quantificazione - degli immobili da acquisire è rinviabile al sub-procedimento accertativo dell'eventuale inottemperanza.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/08/2021

N. 00769/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00030/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 30 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Impresa Edile Spisani, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio fisico eletto presso lo studio del secondo in Bologna, Via Altabella n. 3;

contro

Comune di Bologna, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv.to ((omissis)), con domicilio digitale corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio fisico eletto pre…

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