Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7764 del 22 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7764PEN

Massima

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Il metodo mafioso, caratterizzato dall'utilizzo della forza intimidatrice derivante dall'appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso, è configurabile anche nel caso di reati diversi dall'associazione mafiosa, come il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, quando la condotta criminosa sia stata realizzata avvalendosi della capacità di intimidazione propria del sodalizio criminale, al fine di agevolare l'attività dell'associazione stessa. Pertanto, l'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p. può trovare applicazione anche in relazione a fattispecie associative diverse da quella prevista dall'art. 416-bis c.p., purché sussista il nesso funzionale tra la condotta criminosa e il perseguimento degli scopi dell'associazione mafiosa. L'accertamento di tale nesso non richiede necessariamente la prova della diretta appartenenza dell'agente all'associazione, essendo sufficiente che la condotta sia stata realizzata con modalità tipiche del metodo mafioso, idonee a sfruttare la forza di intimidazione del vincolo associativo e la condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva. Inoltre, la valutazione dell'idoneità degli atti a ingenerare timore nella vittima deve essere effettuata con giudizio ex ante, sicché è irrilevante la capacità di resistenza dimostrata dalla persona offesa dopo la formulazione della minaccia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. CENTOFANTI F. - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI F. - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/03/2022 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EVA TOSCANI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FRANCA ZACCO, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' dei…

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