Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16535 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:16535SENT

Massima

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Il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, in quanto il difensore ha dichiarato la carenza di interesse alla coltivazione del gravame. Il principio di diritto che emerge è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, manifestato attraverso una espressa dichiarazione del difensore, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalle ragioni che hanno determinato tale sopravvenuta carenza di interesse. Ciò in quanto il processo amministrativo è incentrato sulla tutela di un interesse sostanziale della parte ricorrente, il quale, venendo meno, determina l'impossibilità di proseguire utilmente il giudizio. La dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse è quindi una pronuncia dovuta, che non richiede alcuna valutazione nel merito delle questioni dedotte, essendo sufficiente l'accertamento dell'intervenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta, nel corso del giudizio amministrativo, emerga l'assenza di un interesse attuale e concreto della parte ricorrente alla decisione del ricorso, indipendentemente dalle ragioni che hanno determinato tale situazione. In tali ipotesi, il giudice amministrativo non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il processo amministrativo è finalizzato alla tutela di posizioni giuridiche soggettive effettivamente sussistenti e non meramente astratte o teoriche. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, pertanto, costituisce un rimedio processuale volto a evitare pronunce meramente dichiarative, prive di utilità pratica per la parte ricorrente. Essa, inoltre, consente di realizzare il principio di economia processuale, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di scopo. In definitiva, il principio di diritto affermato dalla sentenza in esame è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, manifestato attraverso una espressa dichiarazione del difensore, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalle ragioni che hanno determinato tale sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/09/2024

N. 16535/2024 REG.PROV.COLL.

N. 05502/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5502 del 2020 proposto dal cap. ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via Sagunto 8 e domicilio digitale eletto presso gli indirizzi p.e.c. [email protected] e [email protected];

contro

Ministero della difesa e Comando generale dell’Arma dei carabinieri, in persona dei legali rappresentanti
p.t.
, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura generale dello Stato presso i cui uffici sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi 12;

nei confronti

((omis…

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