Cassazione penale Sez. I sentenza n. 57452 del 22 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:57452PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La continuazione tra più reati, ai fini dell'applicazione della relativa disciplina sanzionatoria, richiede la sussistenza di un unico disegno criminoso, caratterizzato dalla medesima finalità delittuosa e dalla prossimità temporale degli episodi, non essendo sufficiente la sola identità delle modalità esecutive. Il giudice dell'esecuzione, nel valutare la sussistenza di tali requisiti, gode di ampio margine di discrezionalità, potendo disattendere le allegazioni difensive ove ritenga che la distanza temporale tra i fatti e la genericità del proposito criminoso siano incompatibili con l'unicità del disegno. Tale valutazione, se adeguatamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/01/2017 del GIP TRIBUNALE di NOLA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO APRILE;
lette le conclusioni del PG Dott. ORSI Luigi che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato l'istanza avanzata nell'interesse di (OMISSIS)…

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