Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25088 del 2 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25088PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene altrui può essere accertato sulla base della deposizione della parte offesa, purché essa risulti attendibile, lineare e coerente, e sia supportata da elementi di contesto che ne confermino la ricostruzione, anche in assenza di ulteriori riscontri probatori diretti, salvo che non emerga una diversa ipotesi ricostruttiva del fatto altrettanto plausibile. Il giudice di merito, nel valutare la prova, non è tenuto a confutare ogni possibile ricostruzione alternativa del fatto, essendo sufficiente che la sua motivazione sia logica, esauriente e scevra da contraddizioni interne.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. MANNA Anton - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Le. Ro. ;

avverso la sentenza 7.1.10 della Corte d'Appello di Ancona;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. Antonio Manna;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. Antonio Gialanella, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 7.1.10 la Corte …

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